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I laureandi che, forti dell'idea che le tesi non possono essere copiate da altri, impediscono non solo la divulgazione della propria Tesi di Laurea all'esterno dell'Ateneo ma persino la sua consultazione, dando la spiacevole impressione di voler occultare qualcosa che non va poi troppo bene, sono proprio da compatire. In fondo, una Tesi è a tutti gli effetti un documento pubblico che dovrebbe comprovare la maturità raggiunta da un allievo che si appresta a divenire dottore in una determinata disciplina.

Ebbene, anche se composta da varie sezioni e qui non tutte pubblicabili per ragioni di spazio, gran parte della mia Tesi, suddivisa in cinque capitoli, è già disponibile e in libera consultazione.

«Non adoro prendere parte a concorsi perché le attività circensi non fanno parte della mia indole, soprattutto quando sono previsti premi in denaro. Lascio agli altri il mestiere del saltinbanco o del gladiatore, che dir si voglia... Nonostante ciò, non escludo del tutto la mia presenza in gruppi di lavoro, purché esclusivamente in veste di consulente o collaboratore artistico, proprio come è avvenuto, per esempio, con il progetto "MM" (progetto segnalato). Insieme al compianto Gianfranco Lenti, architetto eccezionale ed amico fraterno che, purtroppo, Alessandria non ha riconosciuto per i suoi meriti, ho lavorato a diversi progetti pilota e concorsi, tra i quali ricordo con piacere "Alessandria Mia", recupero della Medina di Gafza (Marocco), "Torre Osservatorio" di Alessandria, "3 Cuori per una Città" e Villaggio Telematico di Alteretto (vincitore di Proust).».

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